Parafrasando Carlo Marx potremmo dire che in Italia gira un fantasma che può avere vari nomi Menzogna, Bugia, Bufala, Ipocrisia, Doppia morale, Ladri di verità, Fake news, Manipolatori della realtà, ecc.. Questa eredità, tutta nostrana, viene dalla mancata affermazione nel nostro Paese della cultura liberale e dal dominio della cultura cattocomunista. Se anche in altri Paesi occidentali convivono questi disvalori, da noi non esistono i necessari anticorpi tipici della cultura liberale.


Una grande bufala che gira in Italia è quella dello scontro tra la sovranità italiana e quella dell’Europa, sulla quale si sono costruite fortune elettorali oggi della Lega e 5 Stelle ma ieri le hanno favorite sia il centrodestra che il centrosinistra. In cosa consiste questa grande Bufala: nell’aver fatto credere ai cittadini Italiani che le misure di austerità ci erano imposte dall’Europa. La realtà è ben diversa, i vari governi di destra e sinistra in una guerra fratricida per il popolo italiano hanno utilizzato i grandi risparmi che l’euro ci ha permesso, grazie all’enorme riduzione dei tassi e pertanto della spesa pubblica legata ad essi, in spesa corrente, per facilitare il consenso elettorale invece di fare le riforme.

Due esempi: chi si ricorda della trattativa del Pubblico impego in cui il vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini scavalca a “sinistra” i sindacati offrendo un aumento salariale maggiore rispetto a quello richiesto dai sindacati? E gli 80 euro elargiti da Matteo Renzi? Senza dimenticare la mancata riforma delle pensioni che, se fatta a tempo debito, sarebbe stata molto meno indolore e meno costosa, e le ormai mancate riforme istituzionali di Giustizia e Pubblica amministrazione. Della riforma delle pensioni in Cgil se ne parlava dal 1986 quando uscì il libro bianco di De Michelis, dove era evidente a tutti che nel 2000 ci sarebbero stati più pensionati che lavoratori attivi. È ovvio che se si concordano delle regole e non si rispettano, tali governi si trovano in difficoltà con gli altri partner, fino a diventarne subalterni per loro incapacità o presunta furbizia. È da questa incapacità che nascono le difficoltà del Paese Italia.

Per mantenere l’equilibrio di bilancio ci hanno raccontato che era l’Europa che ci imponeva le tasse e invece l’austerità in realtà è la conseguenza della loro incompetenza, e oggi con il governo gialloverde siamo sempre più vicini al baratro per una manovra economica che fa assistenzialismo e non sviluppo.

Ma l’altra bugia è quella che invocano un’Europa sovranista, ma questa Europa “è proprio l’Europa degli stati sovrani”, sono i gli Stati che nominano i commissari, è il consiglio dei capi di stato che prendono le decisioni che contano. La mancanza di una Europa politica è proprio rappresentata dall’ostacolo da parte dei Paesi membri di tutelare i loro propri interessi specifici senza avere una visione del futuro dei popoli europei. È il sovranismo e gli egoismi nazionali che non permettono all’Europa di completarsi. Il Parlamento europeo che dovrebbe rappresentare la sovranità dei popoli non conta nulla. L’Europa di oggi non funziona. Solo andando avanti nella federazione degli Stati Uniti d’Europa, con un’unica politica fiscale, energetica, di difesa ed estera che si combatte sia la deriva populista ricca di bugie che la sfida della globalizzazione.