LA CRISI CHE VERRÀ: SI FACCIA L’EUROPA COMINCIANDO CON GLI EUROBOND
In pochi anni la storia ci ha portato per ben due volte di fronte a scelte epocali:
La prima in seguito alla crisi finanziaria del 2008 ed alla crisi del debito greco, conclusasi con la famosa frase di Mario Draghi “we’ll do whatever it takes” del 2012 (faremo il necessario “a qualsiasi costo”). Certo, a sentire la nuova governatrice della Banca centrale europea, Christine Lagarde, qualche dubbio comincia a sorgere.
Ora è il momento di affrontare l’emergenza senza alcun indugio e alcuna polemica nella speranza di limitare il numero delle perdite umane. Questo è il momento della solidarietà, del rispetto delle regole, delle ricerca e per molti di noi della preghiera. Non ho alcuna volontà di inquinare questo delicato periodo con dibattiti di politica interna e mi interrogo su come sarà il Paese nel post-pandemia. Ormai è chiaro che i tempi non saranno brevissimi ed i costi saranno enormi e al momento impossibili da quantificare. Ci sono ancora troppe variabili e i tempi per sconfiggere il Covid-19 nel nostro Paese non corrisponderanno a quelli della Francia, Germania, Spagna ed altri Paesi Ue, senza considerare il resto del mondo come gli Usa ed i Paesi Africani.